In Quel di "Sansepolcro"
I Luoghi…
Sulle sponde dell'Afra, profluvio scabroso e leggendario… sulle pietre consunte della vetusta Via pubblica Romana di "Montagna", pur dal “Santo di Assisi” di sovente calcate… sul lembo dell’ “Alpe della Luna” , della natura lirico santuario… un’antica obliata “Valchiera” per amore risorse da recupero virtuoso.
I Tempi…
Di “Piero” al tempo ardita e spessa torre Malatesta la resse, poi largò e del Castro di Bufalini nel feudo venne “Gualchiera” e ancor “Valchiera” e “mulino” a più “palmenti”. In era di poi, perso il suo utile intento, a dimora miserrima di miserrima gente convenne… quindi dai rovi e dai selvatici fu invasa.
Sanza memoria per lustri innumerevoli… fatalmente diruppe.
Taluno in fin vide i suoi sassi… l’alma ne scorse e l’amò… fortemente la volle… ridestata a godimento suo e di Quei dal cor d’intender capace. F.P.
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