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Link utili http://www.umbriaearte.it/castello_bufalini.htm http://www.comune.sansepolcro.ar.it/ http://www.vasentiero.it/treno/tevere.htm http://www.parks.it/riserva.alpe.luna/arr.html http://it.wikipedia.org/wiki/Convento_di_Montecasale http://www.comunemonterchi.it/ Luoghi vicini ed interessanti Monterchi - Anghiari - Caprese Michelangelo - Città di Castello – La Verna – Camaldoli - Eremo di Montecasale - Eremo Cerbaiolo - Lago di Montedoglio - Castello Bufalini (San Giustino) - Terme di Bagno di Romagna... Afra Affascinante, terso affluente del Tevere che rimanda la memoria ad antichi riti che si celebrarono sulle sue sponde e di cui è rimasta traccia nel ricordo delle popolazioni valtiberine fino al tempo attuale. Una recente ricerca ha infatti messo in luce il persistere di una ritualità pagana consistente nell’immersione nell'acqua del torrente Afra delle gestanti che con tale rito intendevano procurarsi una protezione divina per il parto e avere latte abbondante per il nutrimento del nascituro. Si usava anche lavare i vestiti dei bambini nell’Afra quando questi erano colpiti da malattie persistenti. Si facevano anche processioni con la statua della Vergine ed il contatto di Lei con l’acqua del fiume era propizio per una stagione agricola favorevole e piovosa. Al venire dell’estate era ed è ancora costume “fare il bagno” nei gorghi dell’Afra. I vecchi Biturgensi (e non solo) ancora ricordano con nostalgia termini come “Il Cadutone” “Lo Smeraldino” “La Sorgente” “Il Gorgo” “ L’isolotto” “Lo Scivolo” “La Gola ” “Il Salto Piccolo” “Le Vasche” “Il Salto Grosso” che indicavano ed indicano tutt’ora ben determinate belle zone balneabili del Fiume. Montagna Deliziosa frazione di Sansepolcro San Francesco Un itinerario francescano tutt’ora molto battuto è quello che dalla “Verna” raggiunge “Cerbaiolo” e “Montecasale” ( tutte storiche località francescane) attraversando per largo il territorio della riserva naturale dell’ “Alpe della Luna” Piero della Francesca http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_della_Francesca Alpe della Luna(riserva naturale) http://www.parks.it/riserva.alpe.luna/arr.html Gualchiera Il termine gualchiera deriva probabilmente dal germanico walkan. Può darsi che la diffusione di questo tipo di macchina idraulica fosse dovuta all'influenza dei longobardi di cui esistono nelle vicinanze tracce evidenti (vedi la bella torre di avvistamento in località Montagna-La Villa). La sua struttura era costituita da un follone che dava luogo all'azione di follatura. Era questo un trattamento meccanico che aveva lo scopo di conferire compattezza leggerezza e morbidezza ai tessuti di lana. Era azionato da energia idraulica e per questo il macchinario era solitamente situato in edifici in prossimità di fiumi a ripido pendio. Molto interessante è un significato forse assunto in epoca successiva. La Gualca infatti è una pianta che un tempo vegetava rigogliosa ai margini dell’Afra. Le sue foglie venivano usate per tingere la lana di un bel colore blu. Tale lavorazione veniva qui eseguita nel basso medio evo come è ben documentato presso il Castello Bufalini di San Giustino. Valchiera Dopo l’invenzione di Gutemberg aumentò a dismisura la richiesta di carta. La Valchiera era il luogo dove avveniva la sua lavorazione . La materia prima era costituita dagli stracci. Dopo una cernita accuratissima venivano manualmente sminuzzati. Venivano poi immersi per giorni nella calce e quindi passati alla Pila Idraulica dove venivano battuti fino a diventare una poltiglia. Il cartaio con abile mossa ne raccoglieva una parte sottile su un feltro ; una volta pressata, essiccata e “collata” ne nasceva un foglio di carta. La Via Romana |
Via della Montagna. Sansepolcro-Arezzo.
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